Una delle problematiche più comuni è sicuramente il “dolore al collo”; esso può essere di diversa intensità e scaturito da varie cause. Con questo articolo, insieme al Dott. Fisioterapista Lorenzo Sarti, socio titolare e fondatore dello Studio Fisioterapico Prato Lab, andremo a conoscere nel dettaglio questa problematica e a fornire consigli pratici per affrontarla al meglio.
I numeri
Iniziamo esaminando i numeri (frutto di studi a livello internazionale*) relativi al dolore al collo. Si stima che un numero di individui tra il 22% e il 70% della popolazione mondiale soffrirà di dolore al collo per un periodo più o meno breve della propria vita. In qualsiasi momento, tra il 10% e il 20% della popolazione segnala problematiche al collo, mentre più della metà della popolazione mondiale ha avuto dolori al collo negli ultimi 6 mesi.
Le donne intorno ai 50 anni sono maggiormente colpite da questo tipo di dolore; in generale il numero di individui che presentano sintomi di dolore al collo aumenta con l’aumentare dell’età. Inoltre la presenza di altri fattori, tra i quali la coesistenza di lombalgia, un lungo storico di precedenti di dolore al collo, la pratica costante del ciclismo, la perdita di forza nelle mani, una scarsa qualità della vita e una minore vitalità aumenta la probabilità che il dolore diventi cronico.
Le tipologie di dolore
Gli studi effettuati evidenziano che la maggior parte dei pazienti con dolore al collo rientra in uno dei seguenti gruppi: (A) dolore al collo con movimento limitato, (B) dolore al collo associato a colpo di frusta derivante da incidente stradale, (C) mal di testa correlato al dolore al collo, (D) dolore al collo e al braccio, correlato ai nervi (noto anche come dolore radicolare o cervicobrachialgia).
Sebbene la causa del dolore possa essere associata a processi degenerativi o a patologie identificate per mezzo della diagnostica per immagini (ad esempio ernie cervicali, artrosi, ecc.), troppo spesso il tessuto responsabile del dolore al collo del paziente rimane sconosciuto. La buona notizia invece è che le evidenze scientifiche supportano l’utilizzo dell’esercizio e della terapia manuale per ridurre il dolore e recuperare la funzionalità del collo.
I consigli pratici
In linea generale è importante, per ridurre la possibilità di soffrire di dolori al collo, mantenere uno stile di vita sano, praticando attività motoria con costanza; un corpo tonico e allenato è generalmente meno soggetto al manifestarsi di dolore muscolo-scheletrico.
Nello specifico, facendo riferimento alle più aggiornate linee guida riguardanti il dolore cervicale, che forniscono raccomandazioni sulle migliori pratiche per la diagnosi e il trattamento non chirurgico del dolore al collo, possiamo affermare che la terapia manuale eseguita da un fisioterapista professionista e l’esercizio mirato al rafforzamento della parte superiore della schiena e delle braccia sono i trattamenti più efficaci nei pazienti colpiti da dolore al collo; inoltre nei soggetti con limitata mobilità del collo (A) è fortemente consigliata la manipolazione toracica. Per i pazienti colpiti da cervicobrachialgia (D) si consiglia la trazione del collo e gli esercizi di allungamento, oltre alla terapia manuale e agli esercizi di rafforzamento validi anche per gli altri casi. Infine per i pazienti vittime di incidenti stradali (B) è consigliato un veloce ritorno alle normali attività svolte prima del trauma al fine di un rapido recupero della funzionalità del collo. fonte: JOSPT Journal of Orthopaedic & Sports Physical Therapy
Autore dell'articolo: Dottore Fisioterapista Lorenzo Sarti
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